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Padre Fortunato, la nostra intensa giornata 

Attorno al Custode, padre Mauro Gambetti, si ritrovano i settanta frati

di Padre Enzo Fortunato
Credit Foto - sanfrancesco.org

La giornata della comunità francescana del Sacro convento di Assisi inizia ai piedi della tomba di San Francesco quando è ancora buio. Attorno al Custode, padre Mauro Gambetti, si ritrovano i settanta frati, di una ventina di nazionalità, che al termine delle Lodi si scambiano il "Pace e bene" e rinnovano l'impegno ad operare per il bene comune e per una società a misura d'uomo. Fuori è già giorno, con il sole che ha scacciato le nuvole. Ci sono le bandiere del Vaticano e della Repubblica italiana, ci sono le forze dell'ordine, agenti in borghese, anche tiratori scelti, un'immagine che certo contrasta con lo spirito e la quiete del luogo. Ma sono misure di sicurezza necessarie, normali, perché è in arrivo il capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ricevere la Lampada della Pace di San Francesco: in lui i frati conventuali di Assisi riconoscono "la guida luminosa e umile che ci consente di alimentare le fiducia e la speranza di vedere ancora un'Italia umana e di poterla costruire insieme", come dirà il custode consegnandogli la Lampada, copia autentica di quella che perennemente arde davanti alla tomba del Santo. Quando Mattarella arriva e scende dall'auto scattano gli applausi di alcune centinaia di persone, i ragazzi scandiscono "Presidente, presidente, presidente"!

   La Basilica superiore - dove avverrà la consegna della Lampada - è già piena degli ospiti che assisteranno alla cerimonia, che sarà seguita dalla registrazione del Concerto di Natale. Ci sono il Ministro degli interni, Luciana Lamorgese, il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, il Legato Pontificio, Card. Agostino Vallini, che qui rappresenta il Papa, autorità regionali e locali, rappresentanti della società civile, dell'economia, i vertici della Rai. 

   Il padre custode parla "circondato" dagli affreschi di Cimabue e Giotto e dice che la comunità francescana cerca "uomini umili e saggi per governare, non l'uomo forte del momento cui affidarsi". Ci vogliono "persone salde in se stesse e non in virtù dei consensi, capaci di dialogo, di ponderazione e di creatività. Come Liliana Segre ....". E qui scatta un lungo e convinto applauso della Basilica superiore.

   La conclusione di Padre Mauro è dedicata al "sogno di Francesco e della comunità del Sacro Convento: il sogno della fraternità universale, certo utopia, ma utopia che aspira a farsi progetto comune". Poi la consegna a Mattarella della Lampada della Pace, un simbolo che restituisce l'essenzialità del messaggio francescano attraverso gli elementi che la compongono: la purezza del vetro, la forza dell'olio e la luce della fiamma.

   Il capo dello Stato parla a braccio e segue la scaletta percorsa dal padre Custode: l'impegno dell'Italia per la pace, la scelta storica dell'integrazione europea, il gesto "profetico" dell'incontro di Francesco d'Assisi di 800 anni fa con il Sultano d'Egitto, cioè - sottolinea Mattarella -” la scelta del dialogo, dell'incontrarsi, del conoscersi è la strada per la pace". Il capo dello Stato parla del "sogno della fratellanza universale di Francesco", osservando che "non è un'utopia, ma un approdo verso cui tendere e per il quale operare, un approdo da costruire con convinzione, con determinazione. È lo spirito che qui, ad Assisi, si respira e che per l'Italia è un punto di riferimento". Il termine ricorrente è “insieme”. Poi il concerto di Natale con l'Orchestra sinfonica nazionale della Rai, diretta da Steven Mercurio, i cori "I piccoli musici" e "Coenobium Vocale" e la voce di Massimo Ranieri., che verrà trasmesso il 25 dicembre dalla Rai, subito dopo la benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco.

   Mattarella torna a Roma, dopo aver incontrato la comunità francescana.  Nel suo ufficio, al Quirinale, ci sarà da domani una luce in più, quella emanata della Lampada della Pace. Ad Assisi il rintocco delle campane della Basilica di San Francesco chiude una bella giornata, in cui ognuno ha fatto la sua parte, come deve fare una comunità fraterna, umile e solidale. Anche Frate Sole ha fatto la sua parte. 

Direttore Sala stampa Sacro convento Assisi

Dal Corriere della Sera del 15 dicembre 2019 

 

 



Padre Enzo Fortunato

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